giovedì 5 maggio 2011

Riviste!

Sul finire del 1997 cominciai anche ad acquistare alcune pubblicazioni che trattavano di fumetti, poiché solo attraverso questo genere di riviste era possibile, all'epoca, potere da un lato soddisfare le innumerevoli curiosità sui vari personaggi con gustose anticipazioni e retroscena, dall'altro leggere articoli di critica fumettistica di un certo spessore.

Sono tre le pubblicazioni che nel tempo ho collezionato e di cui voglio parlare in questo post: Fumetti d'Italia, Fumo di China e Dime Press.

Fumetti d'Italia era una rivista fondata e realizzata da Graziano Origa, pubblicata dal 1992 al 2002 in formato magazine, su carta patinata e con grafica sofisticata e a colori. Pubblicava interviste, cronologie e biografie degli autori di fumetti italiani e internazionali. Era una rivista, a mio parere, abbastanza d'élite nel senso che affrontava spesso anche tematiche fumettistiche undergound e poneva i riflettori anche su autori poco conosciuti al grande pubblico.
Io acquistai gli ultimi numeri che uscirono, dal 23 (dell'autunno 1997) al 32 (dell'autunno 2000). Uscì anche un ultimo numero 33 ma non riuscii mai a trovarlo nelle edicole.
Qui sotto vi propongo la cover del n. 25 che raffigura un magnifico Tex illustrato da Galep e due pagine tratte dal n. 23 che commemoravano la scomparsa dello zagoriano Michele Pepe



La rivista Fumo di China è forse l’organo di critica ed informazione sui fumetti più longevo e diffuso in Italia, e viene pubblicata mensilmente ancora oggi. Fondata nel 1978, tra gli altri, da Franco Spiritelli, nata dapprima come bollettino del Club Giovani Amici del Fumetto è infine approdata anche nelle edicole.
Rivista di grande formato (ultimamente anche a colori), ha contenuti sicuramente alla portata di tutti, dal grande pubblico all'esperto più esigente. Pubblica interviste ad autori italiani e stranieri, articoli di approfondimento, storia del fumetto, biografie degli autori più noti, recensioni, anteprime di fumetti di prossima pubblicazione. Annualmente viene anche edito l'Annuario del Fumetto, che fa il punto della situazione sul panorama editoriale fumettistico italiano e internazionale.
Il primo numero che acquistai di questa rivista fu il 53/54 dell'ottobre 1997 e da allora non persi un numero sino al 141 del giugno 2006; poi confesso di esserle stato meno fedele ma comunque ancora oggi se la vedo in edicola, difficilmente me la lascio sfuggire... soprattutto se all'interno vi sono articoli che riguardano il nostro Zagor!


A questo proposito voglio sottoporvi gli articoli "zagoriani" che ho trovato su Fumo di China spulciando la mia collezione...

N. 67 dell'aprile 1999.
In questo numero sono presenti tre articoli scritti da Stefano Priarone (che fa un elogio del personaggio), da Valentina Semprini (che lo critica garbatamente) e da Mauro Boselli & Moreno Burattini (che rispondono alle osservazioni della Valentini).



N. 91 del giugno 2001.
In questo numero vi sono due articoli commemorativi dei 40 anni dello Spirito con la Scure: il primo è scritto da Daniele Bevilacqua (che fa una disamina del personaggio) mentre il secondo è un'intervista a Gallieno Ferri a cura di Chiara D'Ottavi & Giuseppe Pollicelli.




N. 113 del novembre 2003.
In questo numero troviamo un'intervista al disegnatore esordiente Marco Verni ad opera di Paolo Guiducci e un articolo più breve che illustra altri nuovi cinque disegnatori zagoriani (Mangiantini, Piccinelli, Prisco, Rubini e Sedioli).



N. 134 dell'ottobre 2005.
In questo numero Paolo Guiducci intervista a tutto campo il disegnatore (anche) zagoriano Marco Torricelli.



Annuario del Fumetto 2007.
Questo supplemento annuale contiene un'intervista a Moreno Burattini ad opera di Andrea Antonazzo in occasione dell'uscita del n. 500 della serie. Zagor compare anche in copertina.



N. 180 del marzo 2010.
In questo numero compaiono un'intervista di Stefano Priarone al giovane sceneggiatore zagoriano Jacopo Rauch e un trafiletto dedicato al concept album del rocker emiliano Graziano Romani "Zagor King of Darkwood". Zagor compare anche in copertina.



L'ultima rivista di cui voglio parlare è quella denominata DIME PRESS - Magazzino Bonelliano, edita dalla casa editrice Glamour di Firenze.
Uscita inizialmente con cadenza quadrimestrale, la rivista era esclusivamente dedicata alla produzione della casa editrice Bonelli e uno dei suoi fondatori fu proprio Moreno Burattini.
Come venne spiegato dal direttore Gianni Brunoro, "Dime Press" voleva essere una sintesi di due termini: da una parte i periodici popolari americani dime, ovvero dieci centesimi, un costo bassissimo, che ebbero schiere di appassionati, e dall'altra Daim Press, uno dei nomi assunti nel tempo dall'odierna Sergio Bonelli Editore.
La rivista si presentava nel classico formato bonelliano, con copertina dedicata di volta in volta ai vari personaggi della casa editrice.

Il contenuto verteva naturalmente sulla produzione della S.B.E., con rimandi al passato e dossier dedicati sia ai personaggi presenti sul mercato sia a quelli scomparsi. La rivista era caratterizzata da rubriche più o meno fisse. Tra queste si possono citare Chi l'ha visto e L'ultima parola, che contenevano disegni di autori extra-Bonelli che illustravano personaggi bonelliani; Bonelli News che svelava ai lettori i programmi per i mesi successivi delle varie testate; Agenda Bonelliana che riportava tutto ciò che concerneva mostre, convegni, articoli sulla stampa, etc.; Il giorno del Giudizio che si occupava di recensire gli ultimi albi usciti.
Nel complesso ne sono usciti 32 numeri (22 della prima serie e 10 della seconda serie), dal 1992 al 2008. A quanto mi risulta, ha ormai cessato del tutto le pubblicazioni.
A Zagor, in particolare, vennero dedicati numerosi articoli e due esclusivi dossier (il primo apparso sul n. 3 della prima serie e il secondo sul n. 5 della seconda serie).
Qui sotto potete ammirare la mia intera collezione.



3 commenti:

  1. In epoca pre-internet, "Fumo Di China" prima e "Dime Press" poi erano mezzi indispensabile per chi voleva saperne di più sui fumetti.
    Ricordo che fu proprio da "Fumo Di China" che, a fine anni '80, seppi dell'imminente chiusura de "Il Comandante Mark" ed infatti l'ultimo numero uscì a Gennaio 1990.
    Belli i dossier sui personaggi Bonelli pubblicati sull'ottima "Dime Press".
    Interessantissimi in quanto al tempo non esisteva il confronto e la discussione on-line (ovvero non esisteva la discussione in quanto tale) e quindi quelle pagine erano preziosi elementi di confronto con le proprie idee...

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  2. Aggiungo anche un pensiero sull'importanza della mai abbastanza lodata "Fumetti d'Italia", che pubblicava le FOTO degli autori!
    In quell'epoca in cui internet non esisteva, e certo i fumettari non erano star televisive, FdI risultava di straordinaria utilità nel memorizzarne i volti, al fine di riconoscerli nella folla delle fiere e braccarli per farsi fare un disegnino FUORI dagli stand, il che aveva naturalmente un valore mille volte più alto per l'appassionato dell'autografo sulla fotocopia standard.

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  3. Giustissima osservazione, Massimo!
    Le fotografie erano tutte del grande Joe Zattere!

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