venerdì 17 febbraio 2012

Zagor Collezione Storica a Colori: Lo Spirito con la Scure (ZCSC01)

 
            Preceduto da un battage pubblicitario senza precedenti per l’eroe di Darkwood, ieri, giovedì 16 Febbraio 2012, è uscito ufficialmente nelle edicole il primo numero della Collezione Storica a Colori che ripropone in ordine cronologico la ristampa della collana Zagor.

 
Questo numero contiene le prime due avventure dello Spirito con la Scure e l’inizio della terza, pubblicate nei numeri 1 e 2 della serie Gigante.


Queste le loro trame…





LA FORESTA DEGLI AGGUATI

A Point Pleasant (o Pleasant Point, come verrà in seguito chiamato), un piccolo gruppo di baracche nella foresta di Darkwood, tappa obbligatoria di tutte le spedizioni che risalgono il fiume dirette a Forte Henry e Forte Pitt, giunge il barcone su cui si trova un piccolo messicano di nome Cico, il quale attacca briga con il rinnegato bianco Regan, che gli giura vendetta.
Infatti, quando il barcone riparte per risalire il fiume, viene attaccato dagli indiani Delaware al soldo di Regan, l’equipaggio viene massacrato e Cico catturato per essere messo al palo della tortura.
Interviene però Zagor, il giustiziere di Darkwood, che libera Cico e, con il suo aiuto e supporto, sgomina la banda di Regan ed i suoi alleati pellerossa guidati da Kanoxen, riuscendo persino ad impedire che Forte Pitt cada in mano agli indiani.
D’ora in avanti Zagor e Cico saranno inseparabili amici di mille avventure...

Agguati nella foresta... Bianchi rinnegati... Il leggendario incontro fra Zagor e il messicano: "Gli indiani, i coloni, i fuorilegge mi hanno soprannominato Zagor: puoi usare anche tu questo nome!"... La nascita della loro amicizia... Lo Spirito con la Scure salva la vita a Cico e il simpaticone gli restituisce il favore… Prima apparizione “prodigiosa”, con Cico nei panni dello Spirito con la Scure… Il duello con Regan vinto nell’acqua… L’assalto degli indiani e le mitiche prime gags del messicano… Poi un’altra situazione che diventerà un classico: il forte del massacro!
Ancora: un Cico - ancora dotato di ampio sombrero - veramente superlativo (indimenticabile la cavalcata sull’alce!) e il tragico inseguimento di Kanoxen che chiude la vicenda, con il pancione messicano che salva ancora Zagor dalle sabbie mobili.
Tutto iniziò così!

* * *



IL TOTEM SCOMPARSO

Breve storia, della quale Ferri è autore completo.
La trama è tutto sommato semplice: due fuorilegge evadono da Forte Atkinson e decidono di rubare il totem dei Piedi Neri. Il totem, incastonato di pietre preziose, ha la fama di essere maledetto; tutti coloro che nel passato hanno tentato di impadronirsene sono misteriosamente morti.
I due riescono nell'intento, ma la “maledizione”, che altro non è che un nido di scorpioni velenosi nascosto nel totem, colpisce ancora. Anche Zagor viene punto, ma si salva e restituisce il totem ai Piedi Neri, liberando Cico che era stato fatto da loro prigioniero.
Da notare il ruolo di vero e proprio co-protagonista svolto da Cico, che prima salva Zagor lanciando un alveare contro uno dei banditi che sta per sparargli e poi viene fatto prigioniero dalla “fidanzata” pellerossa (alla quale ha divorato tre banchetti di nozze!) e torturato con l'ausilio di una capra...
Originale, almeno per quell'epoca, l'idea della colonia di scorpioni nascosta nel totem che conferisce al feticcio un'aura di malvagità.
Il miglior comprimario della storia: la capretta!!!

* * *



L'UOMO VOLANTE

In una zona di Darkwood le carovane dei pionieri scompaiono da tempo nel nulla.
Indagando su questo, Zagor e Cico scoprono l’esistenza di una cittadella costruita sugli alberi, abitata da una tribù di piccoli pellerossa comandati da un pittoresco personaggio: il Grande Marcus, un illusionista che riesce a volare grazie ad un particolare mantello. Il nostro eroe combatte e sconfigge il Grande Marcus, libera una ragazza bianca prigioniera e debella la tribù degli uomini pipistrello.
In questa terza avventura zagoriana troviamo ricompresi un po’ i vari aspetti del fumetto dell’epoca: l’elemento western (le carovane dei pionieri e l’esercito), quello fantastico (gli uomini pipistrello, la cittadella nascosta sugli alberi), quello avventuroso (rapimenti, liberazioni, animali pericolosi) e quello comico (Cico compone le sue prime canzoncine).
Inoltre, il Grande Marcus è il capostipite di quella schiera di avversari bizzarri e quasi soprannaturali che incroceranno più volte la strada dello Spirito con la Scure.
Già quando lessi la prima volta la storia (nei primi anni ‘70) mi parve poco probabile che Zagor, Signore di Darkwood, non fosse a conoscenza dell’esistenza della cittadella arborea e non si fosse mai imbattuto nei suoi abitanti... E’ anche vero che nelle prime storie Darkwood non esisteva ancora come luogo “geografico” e probabilmente Zagor era solo all?inizio della sua carriera...
I disegni di Ferri, così particolareggiati da riempire letteralmente ogni vignetta, sono ancora acerbi ma già illuminati dalla bellezza di ciò che diverranno in futuro. Anche in questo caso Gallieno Ferri è sia sceneggiatore che disegnatore.



3 commenti:

  1. Volevo mettere in evidenza un elemento poco celebrato o comunque poco ricordato del maestro Ferri.
    Le donne.
    O forse sarebbe meglio dire, in barba alla politically correctness, le femmine.
    Il Maestro su Zagor ha avuto occasioni solo sporadiche per esprimere questo amore evidentissimo che ha per l'altra metà del cielo, ma le volte che lo ha fatto mi ha lasciato sempre incantato.
    Spesso more, formose, intriganti nello sguardo e nelle movenza, le donne di Ferri sono magnificamente e prepotentemente femmine.
    Ma, badate bene, fuori dallo stereotipo italico dell' "oca giuliva", al contrario.
    La sensualità di queste divine creature è espressa si dall'essere fisicamente splendide, ma soprattutto dalla loro intrigante intelligenza.
    Frida, certo, ma anche la strepitosa Aline oppure, in forma minore, la nipotina di Fishleg, Virginia Humbold.
    In questo primo volume ne abbiamo un primo saggio: osservate nelle ultime due pagine le vignette che ritraggono Norma e troverete tutti i prodromi delle fanciulle zagoriane dell'era classica che verranno.
    Ferri...un artista che disegna le donne così, non può non amarle profondamente.
    Ferri, non Manara.

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  2. Grazie per questa tua disamina, Mario.
    Sono completamente d'accordo con te!;-)

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  3. Curioso che già dopo la prima avventura il Sergione non avesse tempo da dedicare alle storie discutendo al massimo il soggetto con Ferri e supervisionarle quando aveva tempo mi pare! Nolitta autore completo lo rivededremo solo nel 10 o nell' 11 mi pare visto che dal 6 arriverà in "soccorso" del figlio il mitico e compianto G.L. Bonelli dandoci uno Zagor più duro che chiama Cico pard XD ^^!

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