mercoledì 15 aprile 2015

Zagor Collezione Storica a Colori: I denti del diavolo (ZCSC166)




        Il centosessantaseiesimo numero, che troverete in edicola domani, contiene la conclusione dell'avventura di Zagor e con il colonnello Slate, nonché la prima parte della storia “I naufragatori!”.


IL SEME DELLA VIOLENZA

Trasferire una tribù di Cayuga in pieno territorio Chippewa, senza tener conto del fatto che i due popoli sono da sempre in lotta tra loro, è un’idea che può germinare soltanto nella mente di un folle. Ma il comandante di Fort Holburn, il colonnello Slate, responsabile del dissennato ordine, è tutt’altro che pazzo... Allora, a chi giova precipitare nell’orrore di una nuova guerra l’intera regione?
Nel frattempo il sergente Rowland raggiunge, inseguito dai suoi commilitoni, il rifugio di Zagor, solo per essere ucciso dagli uomini del sergente Chaney, alle dirette dipendenze di Slate. Forse la chiave per smascherare gli autori del complotto che sta seminando odio e morte tra le foreste di Darkwood sta nelle poche, confuse parole che Rowland, morente, riesce a bisbigliare. Ma che cosa significano?
Zagor decide di far luce sulla vicenda e dopo essere passato da Tonka - che gli espone i suoi timori sull’approssimarsi di una nuova guerra indiana che potrebbe coinvolgere oltre ai Chippewa e i Cayuga, anche i suoi Mohawk e gli Shawnee -  raggiunge Fort Holburn, dove trova il generale Murray che ripone una piena fiducia nell’operato di Slate. Nel forte c’è anche il mercante d’armi Griffith, che vede nel conflitto imminente una sicura fonte di guadagno e si appresta a vendere alla guarnigione una ingente partita di nuovi fucili.
Zagor si rende disponibile a guidare insieme al capitano London una pattuglia in soccorso di alcuni soldati assediati dagli Shawnee. Purtroppo Chaney e i suoi fedelissimi sono d'accordo con il colonnello Slate per fomentare la guerra favorendo così la vendita di armi di Griffith in cambio di una percentuale e cercano di uccidere Zagor. Quest’ultimo sopravvive e torna al forte di nascosto, dove scopre dall’indiano ubriacone Grumble Bell che il sergente Rowland era stato testimone degli accordi fra Slate, Chaney e Griffith e per questo è stato eliminato.
Con l’appoggio del generale Murray, Zagor smaschera i traditori e raggiunge il colonnello Slate per consegnarlo alla corte marziale. Lo Spirito con la Scure non riesce nel suo intento perché Slate viene ucciso da una freccia scoccata da Stella del Mattino, il cui marito era stato ucciso dagli uomini del colonnello.

Bella ed appassionante storia, ricca di elementi classici quali la guerra indiana, il forte, i soldati “buoni” e quelli “corrotti”, scritta da Burattini e disegnata da Torricelli, si caratterizza per la molteplicità dei temi trattati: la collusione tra loschi trafficanti di morte con  vertici militari senza scrupoli; il trasferimento di una tribù della nazione degli Irochesi in un’area contigua a quella dove sono stanziati gli odiati nemici storici Algonchini; il tragico espediente escogitato per trascinare la pacifica Darkwood nel sanguinoso teatro di una guerra indiana.
Toccante e struggente l’inizio della vicenda, che vede protagonisti Stella del Mattino e Volpe Gialla; commovente la scena che in seguito vede la giovane indiana salire sulla rupe da cui, fin da bambini, lei e l’amato guardavano incantati il villaggio sottostante, sognando la loro vita insieme, e qui giurare vendetta.
Ma Burattini parla anche di amicizia (con l’affettuoso abbraccio che Cico tributa al redivivo Zagor, da tutti dato per spacciato), di dignità (con la figura dell’indiano ubriacone Grumble Bell), di onestà (con i personaggi degli amici sergente Rowland e capitano London). Zagor, duro e risoluto, non esita da par suo a schierarsi al fianco di oppressi, deboli, umili, indifesi, vessati e calpestati da gente potente e cinica.
Per quanto riguarda i disegni, lo Zagor di Torricelli è al contempo “massiccio” ma tratteggiato morbidamente, ed il suo tratto classico accontenta sicuramente i lettori più tradizionalisti.

* * *


I NAUFRAGATORI

In cammino verso Port Whale, Zagor e Cico vengono coinvolti in una sparatoria con il contrabbandiere Stormy Jack ed i suoi uomini, e Cico rimane ferito. I nostri eroi decidono allora di fermarsi nella cittadina di  Sandag Bay per curare il messicano. Qui si imbattono nel simpatico Abe Kirk (sceriffo e veterinario, che si offre di prestare assistenza a Cico) e in sua figlia Norah che non vede l’ora di abbandonare quei luoghi desolati e rimane affascinata da Zagor.
Lo Spirito con la Scure si trova a dover fronteggiare una malvagia accolita di assassini, la famiglia di Zeb Dowler, che vive isolata in una casa sulla scogliera e che attrae in trappola gli equipaggi con un crudele inganno per depredare le navi del carico. Stavolta la loro impresa li mette però contro dei predatori ancor più temibili, gli uomini di Stormy Jack, ai quali hanno sottratto un carico di oppio.
Dopo uno scontro con Zagor e Kirk, Stormy Jack rapisce Norah e la porta a bordo della nave Thunder, comandata dal suo complice Seabull; quindi salpa per andare a scontrarsi con i cinque componenti della famiglia Dowler. Questi sterminano l’intero equipaggio, bruciano la nave e rapiscono a loro volta la figlia di Kirk.
Il duello fra lo Spirito con la Scure e la sinistra famiglia dei naufragatori giunge all’atto conclusivo nella tetra casa a picco sul mare. È uno scontro senza quartiere, all’ultimo sangue, in cui si inserisce anche il sopravvissuto Stormy Jack. Alla fine Norah sarà liberata e i Dowler messi per sempre a tacere...

Storia ricca di azione, condita da tinte horror (i Dowler richiamano moltissimo i protagonisti  del film del 1974 Non aprite quella porta di Tobe Hooper), questa seconda prova zagoriana di Jacopo Rauch presenta uno Zagor deciso e sicuro di sé, un contrabbandiere implacabile, un abile sceriffo ed un’intera famiglia di psicopatici!
Il tema dei naufragatori era già stato brevemente trattato nell’albo zagoriano Le jene del mare, come corollario della prima storia in cui appariva Digging Bill. Qui Rauch ce ne dà una versione più ricca e sicuramente originale, fondendo vari elementi narrativi (la storia di mare, il western e – come già detto – l’horror). Rauch crea una trama avvincente, con dialoghi brillani, avversari ottimamente caratterizzati, in grado di tenere il lettore col fiato sospeso e di far temere realmente che possano sopraffare lo Spirito con la Scure, e con due comprimari davvero simpatici come lo sceriffo Kirk e sua figlia Norah
Le sequenze iniziali del naufragio, la strage dell’equipaggio della nave, il duello fra Zagor, Stormy Jack e i Dowler, le scene di pioggia e tempesta, sono davvero belle, merito anche dei disegni di Chiarolla. Il suo stile nervoso e dinamico ben si adatta alla storia, con una ricostruzione davvero magistrale della desolata e selvaggia ambientazione delle coste e delle mareggiate.


1 commento:

  1. Una delle migliori di Burattini del periodo "Il seme della violenza", molto classica ed avvincente oltre che ad alta tensione con una Darkwood caratterizzata al suo meglio.
    Rauch alla seconda prova fa ancora meglio con una godibile e avvincente storia, che forse sarebbe anche potuta durare di più, facendo dei dialoghi brillanti uno dei suoi punti di forza. Simpatica e ben caratterizzata la figura di Abe Kirbi.
    Dopo questa storia mi sono chiesto che fine avesse fatto e se sarebbe mai tornato! XD

    RispondiElimina