giovedì 2 febbraio 2017

In cerca di Rakosi (Zagor Gigante 616/618)




Zagor e Cico ricevono una lettera dal dott. Metrevelic, che li invita a raggiungerlo a Greenville, un villaggio su Monti Superstizione dove si stanno verificando fatti inquietanti. I due amici partono allarmati, perché quella località si trova non lontano dal luogo in cui scomparve il barone Rakosi, dato per annientato nell’incendio del suo ultimo covo. Dopo aver salvato una donna e sua figlia da alcuni non-morti, raggiungono Metrevlelic che conferma loro che nella zona si è scatenata un’epidemia di vampirismo della quale sospettano sia artefice proprio Rakosi.
Messisi in cerca del maestro vampiro, Zagor e i suoi accompagnatori si scontrano con un gruppo di zingari che cercano un uomo chiamato Weber e scoprono che sono proprio costoro ad aver scatenato l’epidemia di vampirismo usando il sangue di un maestro di cui sono i servitori: Svatek.
Entra in scena anche la vampira Ylenia Varga: da lei Zagor apprende che effettivamente Rakosi è tornato e che si trova ancora bloccato sui Monti Superstizione. Ylenia lo ha percepito grazie al legame telepatico che la unisce a lui ed è partita dall’Europa per trovarlo e distruggerlo definitivamente (in quanto responsabile di averla trasformata e di aver ucciso l’uomo che amava).
Però, anche un altro vampiro ha attraversato l’oceano. Si tratta di Kurt Svatek, un ex capitano dei famigerati Ussari Testa di Morto, che Rakosi aveva reso suo discepolo. Egli, che si è fatto precedere dagli zingari incaricati di creare uno stuolo di vampiri ai suoi ordini, vuole distruggere Rakosi per assorbirne i poteri.
Durante la ricerca Zagor scopre che Jonas Weber si era imbattuto casualmente nella grotta dove aveva trovato rifugio Rakosi ed era stato da lui soggiogato affinché lo liberasse da una frana che lo imprigionava. Ormai vicini al loro obiettivo, Zagor, Ylenia e gli altri loro compagni devono affrontare Svatek e i suoi Ussari vampiri, aiutati anche da mister Ferguson (ex braccio destro del defunto capitano Wallace, a suo tempo innamorato di Ylenia) e dal suo amico Jacques che sono sulle tracce della bella vampira, intenzionati ad ucciderla. Eliminato Svatek e gli altri Ussari, Zagor e Ylenia raggiungono la grotta di Rakosi: costui, tuttavia, si è fatto beffe di tutti ed è riuscito a fuggire con l’aiuto dell’insospettabile Moses (un vecchietto del vicino villaggio di Halifax) e si allontana per recuperare le forze e meditare vendetta.
Zagor e Ylenia (che Ferguson ha ormai rinunciato ad uccidere) si promettono reciprocamente che quando arriverà la resa dei conti con Rakosi, lo affronteranno insieme e la faranno finita una volta per tutte!

Ritengo Jacopo Rauch uno dei migliori sceneggiatori attualmente in forza alle testate zagoriane e in passato non mi ha mai deluso. Anche in questo caso devo dire di essere soddisfatto.
La storia è molto articolata, con tanti personaggi interessanti (e già conosciuti dai lettori) a fungere da comprimari – Metrevelic, Ferguson, Ylenia, Rakosi – e diversi ambiti di narrazione: la prima parte permeata d’atmosfera gotica, quella centrale prettamente avventurosa e l’ultima di puro orrore.
Molto bello l’incipit, che ai più attenti avrà sicuramente ricordato il primo capitolo del romanzo di Bram Stoker Dracula, laddove la diligenza con a bordo Jonathan Harker arriva a Passo Borgo (qui Ferguson e Jacques arrivano al crocevia di Borgo Nero) o quando una vecchia signora gli dona un crocifisso da mettersi al collo come difesa contro i vampiri (in questo caso la vecchia consegna a Jacques un rosario).
Ben narrata ed intrigante la quest di Rakosi da parte dei vari personaggi (Zagor, Ylenia, Svatek) e quella di Ylenia da parte di Ferguson e il giovane Jacques.
Qualche lettore ha lamentato di essere stato deluso dalla mancata “attiva” partecipazione alla vicenda proprio di Rakosi. A onor di verità, sin da quando si è cominicato a parlare di questa storia (nell’aprile 2014) Moreno Burattini ha sempre dichiarato che si trattava del ritorno di Ylenia, nel quale Rakosi sarebbe stato in qualche modo coinvolto. Pertanto, non si è mai parlato di un “ritorno” vero e proprio del vampiro zagoriano per eccellenza! Ed in effetti il personaggio compare nell’avventura solo in poche vignette, dando comunque modo di impostare i presupposti per una sua effettiva rentrée in futuro (come ben si arguisce nella pagina finale).
Per concludere, due curiosità.
La prima: Alessandro Piccinelli mi ha rivelato che le copertine del secondo e terzo albo della storia originariamente dovevano essere invertite. Quella di zagor a cavallo con il volto di Rakosi che si staglia nel cielo avrebbe dovuto essere quella dell’albo In cerca di Rakosi, mentre quella di Zagor che si confronta con il vampiro di spalle avrebbe dovuto essere quella dell’albo conclusivo. Poi in redazione hanno deciso di invertirle, anche perché il titolo scelto definitivamente per il terzo albo, Gli Ussari della morte, male si adattava all’immagine della cover.
La seconda curiosità la trovate qua sotto: in esclusiva per voi, vi mostro il disegno preparatorio a matita di Raffaele della Monica per la seconda striscia di pag. 82 dell’albo In cerca di Rakosi. Anche in questo caso, il disegno definitivo venne poi rifatto (con pochissime – in verità – variazioni) e questo è stato scartato.



11 commenti:

  1. Caro Baltorr, cari amici, non sono d'accordo. La storia mi pare un po inutile. Non di poteva farlo resuscitare e basta? Ed invece no. Ed ecco una storia di altri personaggi che ruotano sempre intorno all universo vampiresco senza mai toccarne il centro abissale.
    Personalmente poi sono contrario a tutyi i ritorni che mai e poi mai hanno saputo dare le stesse emozioni della prima volta.
    Dopo il paletto conficcatogli nel cuore nel lontano anno 80-81 speravano che Rskosi avesse trovato la pace eterna. È ora di dargliela.
    Saluti a tutti

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    1. Caro Giovanni, anche se questa volta non siamo d'accordo voglio comunque ringraziarti per avermi stimolato (con il tuo post di ieri) a leggere la fine di questa storia e a farne la recensione!
      Ciao e alla prossima!

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  2. Bellissime covers, ma proprio non riesco a digerire una cosa come Gli Ussari della Morte. Nonono. No. E' come quando alle tre del mattino appoggi da qualche parte un Topolino di Romano Scarpa e zampetti fino alla cucina e assumi della insalata russa e cipsters e chinotto e poi ti addormenti e sogni sorci con gli stivali chiodati che marciano nella tua panza. Ho appena finito di digerire Le Donne Guerriere ( molto meglio Le Guerriere o al limite Le Donne Guerriero in cui il secondo termine è apposizione del primo sostantivo ndr > e Morbur - a cui confermo naturalmente la stima per altre storie - se ne esce con uno strillo che suona come soldati a cavallo magiari per conto della ultima destinazione. Brr. Mi toccherà comperari gli albi e ricopertinarli.

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  3. Caro Baltorr,bentornato tra noi! Avevo giusto qualche domanduccia da porti! Come ben sai io apprezzo molto le storie di vampiri,e gli zagoriani che seguono il tuo Blog ben ricorderanno la mia insistenza nel porgerti domande sul ritorno di Rakosi.Devo dire che nel complesso la storia non mi è dispiaciuta,mi aspetto comunque uno scontro finale quanto prima. Cambiando argomento,cosa sai dirci dei "Color Cico" a cui ha accennato Moreno nella sua programmazione dell'anno zagoriano sul sito della Bonelli? Gli albi inediti saranno mensili o annuali,com'era una volta? Fai un salto in redazione e portaci notizie fresche! A presto...

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    1. Caro Frank, se non ho capito male gli albi a colori di Cico saranno 6, come miniserie a cadenza mensile. Sicuramente sarà coinvolto come autore anche Tito Faraci. Dovrebbero essere incentrati sui vari antenati di Cico... ops! Ma fose questo non dovevo scriverlo...

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    2. Ti permettiamo di scriverlo, ma la prossima volta che passerai da Via Buonarroti dovrai portare le paste - ed il pane carasau per la banda dei sardi( Medda, Serra & Vigna ndr ) - perchè ti era stato detto e ridetto di tenere per te il cardine della miniserie . Sei fortunato che Tito ci ha pensato e ripensato e ha deciso di andare in altra direzione ( " abbiamo già letto di qualche parente di Cico e poi gli antenati fanno pensare al passato e desideriamo proiettare il panzone messicano nel futuro " ) considerato che - occhio allo spoiler - Cico pian piano soppianterà Zagor. Una rivoluzione copernicana. Tutto è cominciato con Dave Bonbon Bonelli che ha letto da qualche parte che gli editors giappo leggono praticamente tutto quello che è pubblicato su carta ed in rete x trovare nuove idee da infliggere ai loro mangaka sotto contratto. SBE non ha tutto quel tempo da perdere e così Bonbon ha risolto lasciando l'ufficio in orario di ufficio e passeggiando per la la ex capitale morale. Ha " fatto le vasche " in centro con tutti gli studenti che avrebbero dovuto essere altrove e ha mangiato un panzerotto di Luini guardando i musi di coloro che entravano ed uscivano dai palazzi di corso Vittorio Emanuele. Ne pomeriggio ha setacciato il quartiere Isola ripensando al Salgari che Boss Boselli impone come lettura a tutti i suoi pards ed al crepuscolo guardava i fanatici del power walking nei parchi vicini allo stadio. E' tornato nel suo home con le idde chiare: quasi nessuno assomigliava a Zagor ed in particolare allo Zagor delle ultime covers che ha definito ulteriormente il bicipite. Molti - anche molte a dire il vero - avevano invece punti di contatto con Cico. E' in momenti così che il tizio ha scoperto la legge di gravità e quell'altro ha scritto Imagine. In fondo Cico è anche Paperino e tutti amano il Paperino che è da qualche parte in loro. Il giorno dopo nel corso di un vivacissimo brainstorming Tito ha preso la palla al balzo e deciso che era il momento per scrivere una storia di Cico in sei passi ( six degrees of separation between Cico and You, my beloved reader è il nome di lavorazione ) in cui è spiegato come il personaggio è arrivato fino al 21mo secolo con la sua morale, i suoi tic e la sua panza. Oggi ha una posse. Oggi è trendsetter. Uno zinzino We are Robin della DC, credo. Zagor non chiuderà immediatamente - potrebbe continuare con uno oneshot annuale in cui si macera x la scomparsa del sidekick prima di perdersi nella sua Darkwood in una qualche avventura - sebbene sia chiaro che è necessario concentrarsi sulla vera star. Stay tuned.

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  4. Carissimo Baltorr,pensi anche tu che sia il caso di fare un'incursione alla redazione bonelliana prima che inizi "CARTOOMICS"?

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    1. Carissimo Frank, temo che non potrò accontantare la tua richiesta...
      Questo fine settimana (da venerdì 17 a domenica 19) sarò presente a Lucca Collezionando con lo stand e le iniziative del forum SCLS; mentre Cartoomics sarà il primo week-end di marzo.
      Nella settimana intermedia non riesco proprio ad organizzarmi per recarmi in redazione.
      Comunque, dopo le eventuali novità che dovessero emergere in queste due manifestazioni, sicuramente entro la fine di marzo conto di andare in cerca di nuovi scoop redazionali!!!
      Ciao!

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  5. Baltorr! Tutto bene? Quando lo commentiamo il maxi di gennaio? Dopo che sono usciti quellu di maggio e settembre? E del cartonato di odissea americana non diciamo nulla? Batti un colpo...ciao..giovanni21

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    1. Caro Giovanni, sul Maxi hai ragione ma abbi pazienza... Lo scorso fine settimana ho partecipato a Lucca Collezionando e sto preparando il servizio fotografico da postare sul blog... Sul cartonato di Odissea Americana non credo sia il caso di fare un articolo apposito, tanto più che la storia ebbi già a commentarla quando uscì nella Collezione Storica a Colori...

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